Il 15 luglio 2014 si è tenuta presso il Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca una riunione tra il presidente del Dipartimento, metropolita Hilarion di Volokolamsk, e il capo dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi della Repubblica Popolare Cinese, Van Tszoan, che era accompagnato da alcuni membri della delegazione – il direttore del IV dipartimento Lu Jinguang e il vicedirettore del dipartimento per le relazioni esterne Xiao Hong. Gli ospiti erano accompagnati dal consigliere del Ministero per gli affari esteri della Federazione Russa A.P. Povaljaev.

Hanno preso parte alla riunione anche il vicepresidente del Decr, arciprete Nikolaj Balashov, e il dipendente del Decr D.I. Petrovskij.
Accogliendo Van Tszoan, il metropolita Hilarion di Volokolamsk ha ricordato che nel 2006 c’è stata una riunione tra l’allora presidente dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi della Cina E. Sjaevenja e l’allora presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne, il metropolita di Smolensk e Kaliningrad Kirill, ora Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’. Il metropolita Hilarion ha osservato che Sua Santità il Patriarca Kirill, nonostante il fatto che l’ambito delle sue responsabilità si sia ampliato notevolmente, continua a prestare molta attenzione al tema delle relazioni russo-cinesi e alla cooperazione in ambito religioso.
Il metropolita Hilarion ha parlato della storia e delle aree di lavoro del Decr, che è il più antico dipartimento sinodale della Chiesa ortodossa russa.

«Alle mie spalle potete vedere i ritratti dei sei presidenti del Decr, tra i quali, negli ultimi 20 anni, Sua Santità il Patriarca Kirill», ha detto. «È stato lui a gettare le basi della cooperazione che ora noi stiamo continuando a sviluppare con successo. E non è un caso che egli sia stato il primo Patriarca di Mosca a visitare la Cina. Questo è stato il risultato di un lungo lavoro, portato avanti dalla Chiesa ortodossa russa insieme all’Amministrazione statale per gli affari religiosi della Cina».

Il metropolita ha anche espresso la sua gioia per il fatto che le relazioni russo-cinesi non si limitano solo ai negoziati formali ed ha augurato che la permanenza della delegazione cinese in Russia e la familiarità con la vita della Chiesa ortodossa russa non siano solo utili ma anche piacevoli.

A sua volta, il capo dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi della Cina Van Tszoan ha espresso gratitudine a Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill per l’invito a visitare la Russia.

«Per noi si tratta di una preziosa occasione per conoscere la Chiesa ortodossa russa, il ruolo storico della Chiesa ortodossa in Russia, ma anche per capire il valore dell’Ortodossia nella società contemporanea russa», ha detto Van Tszoan. Egli ha parlato della visita della delegazione a San Pietroburgo e degli incontri avuti con il metropolita di San Pietroburgo e Ladoga Varsonofij e il rettore dell’Accademia Teologica di San Pietroburgo, arcivescovo Amvrosij di Peterhof.

«Oggi e domani dobbiamo compiere molte cose insieme e speriamo che saranno utili non solo per lo sviluppo della cooperazione in materia di religione tra i due Paesi, ma anche per affrontare le questioni relative all’Ortodossia in Cina», ha detto l’ospite. Egli ha definito la visita di Sua Santità il Patriarca Kirill in Cina nel 2013 «non solo un evento molto importante nella storia delle relazioni bilaterali russo-cinesi, ma anche una pietra miliare nello sviluppo delle relazioni interreligiose e interconfessionali».

Van Tszoan ha sottolineato l’importanza dell’incontro del Primate della Chiesa ortodossa russa con il presidente Xi Jinping: è stato il primo e attualmente l’unico incontro del leader statale in Cina con un leader religioso di un Paese straniero. «Tutto questa sta ad indicare il particolare rispetto non solo verso la Russia ma anche verso l’Ortodossia», ha detto il capo dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi della Cina. Egli ha anche espresso la speranza che la visita della delegazione cinese in Russia porterà risultati concreti e avrà un impatto sull’ulteriore sviluppo delle relazioni bilaterali.

Durante la conversazione con il capo della delegazione cinese il metropolita Hilarion ha sollevato la questione della conservazione dei valori morali tradizionali nel mondo contemporaneo. Parlando del ruolo della Chiesa ortodossa russa in Russia e in altri Stati post-sovietici, il presidente del Decr ha sottolineato che esso non si limita alle esigenze religiose del popolo. «La Chiesa è, tra le altre cose, portatrice e protettrice di tutto il complesso dei valori morali fondamentali, inclusi i valori che oggi sono criticati, attaccati ed erosi dalla società liberale occidentale, – ha testimoniato il metropolita. – Molti di questi valori sono comuni al nostro popolo e al popolo cinese. Possiamo avere divergenze nella comprensione delle questioni religiose, ma sui valori morali fondamentali sui quali è costruita la vita dei due popoli, c’è una comprensione reciproca».

Secondo il metropolita Hilarion, il ruolo di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill agli occhi della società non si limita al suo valore come capo di un’organizzazione religiosa: «Ha un ruolo molto importante come persona che parla alla gente dei valori spirituali, sul senso della vita, e viene ascoltato non solo dai membri della Chiesa ortodossa, ma anche dai rappresentanti di altre tradizioni religiose e dalle persone che non si identificano in nessuna religione».
L’autorità della Chiesa nella società russa si basa sul ruolo unico che ha svolto per secoli, perché la Chiesa ha costruito quei valori culturali che oggi attirano l’attenzione dei nostri contemporanei in diversi Paesi. «I templi e le cupole d’oro sono il biglietto da visita non solo della Chiesa russa, ma anche del nostro Paese – ha detto il gerarca. – Abbiamo vissuto l’era della persecuzione della religione, quando i templi sono stati distrutti, sono stati fatti saltare in aria, trasformati in magazzini, ma anche durante quell’epoca nessuno ha osato toccare le cattedrali del Cremlino. Esse sono state chiuse, ma sono rimaste intatte nel cuore della nostra capitale, la sede del potere supremo».
La Chiesa oggi è in dialogo con quasi tutti i segmenti della società, ha dichiarato il metropolita Hilarion di Volokolamsk. Ad esempio, il Consiglio Patriarcale per la cultura è in contatto con esponenti del mondo della cultura, il Dipartimento per i rapporti con le Forze Armate mantiene contatti con le strutture militari, preparando i sacerdoti a servire nell’esercito.

«La Chiesa dà un enorme aiuto concreto a chi soffre, non solo sul proprio territorio canonico, ma anche all’estero», ha aggiunto, dicendo agli ospiti cinesi che la Chiesa è stata più volte in prima linea per salvare le persone dalle conseguenze delle catastrofi naturali e fornire assistenza caritativa alle vittime. Dopo il terremoto in Giappone, i fedeli della Chiesa Ortodossa Russa hanno raccolto una somma di denaro, che è stata inviata per aiutare la Chiesa Ortodossa Autonoma del Giappone. Come sottolineato dal presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, insieme al Ministero delle Emergenze della Russia e alla Società Imperiale Ortodossa di Palestina sono stati inviati dieci aerei con aiuti umanitari alla popolazione civile della Siria, e questo aiuto è stato distribuito non solo tra i cristiani, ma anche tra i musulmani e gli altri abitanti del Paese.

Durante l’incontro è stato osservato che la Chiesa ortodossa russa sviluppa i contatti con le altre comunità religiose tradizionali del Paese: «Abbiamo il Consiglio Interreligioso della Russia, che si riunisce regolarmente; il suo presidente onorario è il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ – non per la sua posizione, ma perché è stato eletto dai rappresentanti di tutte le religioni tradizionali».

Van Tszoan ha ringraziato il metropolita Hilarion per la storia dettagliata, rilevando il grande ruolo che il cristianesimo riveste nella vita della società russa. Il capo dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi ha osservato che la Cina, come la Russia, nel processo di modernizzazione ha cercato di preservare e promuovere i valori tradizionali. La religione non li custodisce solo, ma è di per sé un valore necessario per le persone, offrendo una grande influenza sui processi che si svolgono nella società contemporanea, ha detto.

«Dobbiamo rafforzare le relazioni russo-cinesi nella sfera religiosa, dobbiamo promuovere l’espansione degli ambiti della nostra cooperazione e migliorare la loro efficienza», ha dichiarato Van Tszoan.

Il capo della delegazione dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi della Cina ha evidenziato il lavoro del gruppo russo-cinese sui contatti e la cooperazione nella sfera religiosa.