Incontro col Presidente della Conferenza episcopale italiana
Il 3 Febbraio 2014 il metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr), con la benedizione del Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill ha visitato Genova, dove ha avuto un incontro con il presidente della Conferenza episcopale italian, il cardinale Angelo Bagnasco.
Durante l’incontro sono stati discussi vari aspetti della cooperazione tra la Chiesa ortodossa russa e la Conferenza Episcopale Italiana. In particolare, il metropolita Hilarion ha sottolineato l’importanza di consolidare gli sforzi comuni di ortodossi e cattolici a tutela dei valori morali cristiani, di fronte dell’ideologia laica liberale. Particolare attenzione è stata rivolta all’etica della famiglia e alla protezione dei cristiani in Medio Oriente, che soffrono persecuzione e a volte subiscono distruzione fisica.
Il Presidente del Decr ha parlato della rinascita della vita della chiesa in Russia e in altri paesi nell’ambito della responsabilità canonica della Chiesa ortodossa russa e della rinascita della vita monastica e parrocchiale. Da parte sua, il cardinale Bagnasco ha parlato dei problemi affrontati dai cattolici in Italia, e ha espresso speranza nello sviluppo della cooperazione tra ortodossi e cattolici.
C’è stato inoltre uno scambio di vedute sulla partecipazione della Chiesa ortodossa russa e della Conferenza Episcopale italiana al forum russo-italiano di dialogo tra le organizzazioni della società civile, che si è svolto a Roma e Trieste nel novembre 2013.
Il metropolita Hilarion ha presentato al Cardinale i propri accompagnatori, il co-presidente della Fondazione intitolata a San Gregorio il Teologo V. Yakunin e il Direttore esecutivo della stessa L. Sevastianov, che ha illustrato al presidente della conferenza episcopale italiana le attività della Fondazione.
In onore dell’illustre ospite, il presidente della Conferenza episcopale italiana ha dato una cena, al termine della quale i partecipanti si sono scambiati dei doni commemorativi.