A Mosca seminario sulla pace nel mondo
Si è tenuto l’11 ottobre nella capitale della Russia un seminario sul tema «Le comunità religiose per la giustizia e la pace», che ha visto la partecipazione di rappresentanti della Chiesa ortodossa russa e del Consiglio Mondiale delle Chiese, della Chiesa evangelica in Germania, del Consiglio nazionale delle Chiese in Corea, delle comunità protestanti russe, del mondo scientifico e culturale, e di ospiti stranieri.
La riunione si è svolta nell’ambito del progetto «Il treno della pace»: più di un centinaio di rappresentanti di Chiese cristiane provenienti da Paesi diversi stanno percorrendo in treno la tratta Berlino – Mosca – Irkutsk – Pechino – Busan (Corea del Sud), dove nel mese di ottobre di quest’anno si terrà la X Assemblea del Consiglio Mondiale delle Chiese sul tema «Dio della vita, guidaci alla giustizia e alla pace».
I partecipanti al seminario sono stati accolti dal presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk. Egli ha ricordato agli ospiti che nel documento «Le basi della concezione sociale della Chiesa ortodossa russa», la Chiesa insiste su un’equa distribuzione dei frutti del lavoro, prendendo in considerazione il tema della giustizia nei processi socio-politici. «Continuando il ministero di Cristo sulla terra, che si è identificato con la sofferenza, la Chiesa ha sempre difeso coloro che non hanno né voce, né potere. Essa, pertanto, invita la società ad una giusta distribuzione dei frutti del lavoro, in cui i ricchi sostengono i poveri, i sani sostengono i malati, gli autosufficienti sostengono gli anziani».
«La Chiesa ortodossa russa è in costante collaborazione e in dialogo costruttivo con il Governo e con la società civile sulle questioni relative ai temi della giustizia e della pace, – ha continuato il metropolita Hilarion. – Prima di tutto, il suo servizio principale è associato alla preghiera e all’attività spirituale, volte a rafforzare la giustizia e la pace. Ma, allo stesso tempo, la Chiesa serve come forza sociale, gli sforzi concreti dei suoi servizi sono volti ad aiutare le persone svantaggiate, nonché a perseguire le opere di pace, sia a livello regionale che nelle relazioni internazionali».
Il metropolita ha espresso la speranza che la prossima Assemblea del Consiglio Mondiale delle Chiese, dal 30 ottobre all’8 novembre, «si concentri sul problema della discriminazione contro i cristiani e sostenga coloro che sono perseguitati». Secondo il metropolita Hilarion, è necessario prestare maggiore attenzione alla situazione in Siria, dove la cosiddetta «primavera araba» rischia di portare alla quasi completa distruzione della popolazione cristiana. «Credo che il Consiglio Mondiale delle Chiese debba sostenere gli sforzi della comunità internazionale per una soluzione pacifica del conflitto siriano», – ha detto. Sua Eminenza ha benedetto i partecipanti al progetto «Il treno della pace».
Poi ha preso la parola il segretario generale del Consiglio nazionale delle Chiese in Corea, Kim Yong Ju. Egli ha osservato con rammarico la sfiducia dei rapporti tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, pur essendoci una tregua. «Alla prossima Assemblea del Consiglio Mondiale delle Chiese ancora una volta chiederemo l’unificazione della Corea», ha detto il segretario del Consiglio nazionale delle Chiese. Egli ha anche invitato la Chiesa ortodossa russa a partecipare a questo processo, rilevando il rafforzamento dei legami della Chiesa russa con le Chiese della Corea.
Il responsabile del programma «Attenzione verso la creazione e la giustizia ambientale» del Consiglio Mondiale delle Chiese, dottor Guilermo Kerber, ha accolto i partecipanti a nome del segretario generale del Consiglio Mondiale delle Chiese, pastore Olav Fykse Tveit. Egli ha ringraziato gli organizzatori del progetto «Il treno della pace» e del workshop – in particolare, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill e il segretario generale del Consiglio nazionale delle Chiese in Corea, Kim Yong Ju – per l’opportunità di condividere le esperienze con i cristiani di diversi Paesi. Guilermo Kerber ha detto che uno dei compiti a cui il Consiglio Mondiale delle Chiese ha partecipato è stato quello della riconciliazione dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ha anche detto che un mese fa, il pastore Olav Fykse Tveit ha visitato la Corea del Nord e si è incontrato con i dirigenti di nuova nomina della Federazione coreana cristiana e con la leadership del Governo. Il Pastore Olav Fykse Tveit è stato invitato a tenere colloqui con i leader delle Chiese della Corea del Nord e della Corea del Sud a Ginevra. A suo parere, la Chiesa può giocare un ruolo importante per ripristinare la pace e la giustizia in questo mondo.
Particolare attenzione Guilermo Kerber ha rivolto alla sofferenza del popolo siriano. Ha parlato della consultazione internazione che si è tenuta a metà settembre, a cui hanno partecipato Kofi Annan e i funzionari delle Nazioni Unite, della Siria, della Russia, degli Stati Uniti e dell’Europa. Egli ha anche chiesto uno sforzo comune per far cessare i combattimenti in Siria, ricordando i vescovi cristiani rapiti, il cui destino è ancora sconosciuto.
Il professore dell’Università statale di Seoul Bo Hyuk e il dottore in Scienze Politiche A.Z. Zhebin, responsabile dell’Istituto di ricerca coreano per gli studi sull’Estremo Oriente, hanno dato una valutazione economica e politica della situazione attuale in Asia nordorientale.
Il vescovo Rolf Koppe (Chiesa evangelica in Germania) nella sua relazione «Il tema della pace nelle relazioni interecclesiali della Chiesa ortodossa russa e della Chiesa Evangelica in Germania», ha elogiato la rete globale di chiese e cristiani, non solo in relazione alla ricerca per l’unità della Chiesa, ma anche in relazione alla responsabilità per il mondo intero. Egli ha auspicato che nella penisola coreana sia condotta la politica del «cambiamento attraverso il riavvicinamento», simile a quella condotta in Europa centrale e in Germania, che culminò con la riunificazione del popolo tedesco, nonostante il fatto che una «casa comune europea» non sia stata raggiunta. «Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo bisogno non solo della volontà politica degli Stati, ma anche dell’attività e delle iniziative della società civile», – ha detto il vescovo.
Il «treno della pace» è un’iniziativa del Consiglio nazionale delle Chiese di Corea, organizzata in vista della X Assemblea del Consiglio Mondiale delle Chiese. Il seminario «Le comunità religiose per la giustizia e la pace» è stato organizzato dal Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca.