Il 27 maggio 2013 Sua Beatitudine il Patriarca di Gerusalemme e di tutta la Palestina Teofilo III e Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill sono arrivati a San Pietroburgo. La data del 27 maggio e’ considerata il giorno della fondazione della città sulla Neva di cui ricorre il 310° anniversario.

Dall’aeroporto Pulkovo i Primati delle due Chiese si sono diretti verso l’edificio storico del Santo Sinodo e del Senato. All’ingresso dell’edificio, che ospita la biblioteca presidenziale B.N. Eltsin, Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo e Sua Santità il Patriarca Kirill sono stati accolti dal direttore generale della biblioteca, A.P. Vershinin.

I due Patriarchi hanno proceduto verso la chiesa dei Santi Padri dei Sette Concili Ecumenici, dove hanno tenuto una solenne preghiera.

Insieme a loro a loro hanno pregato il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, il governatore di San Pietroburgo G.S. Poltavchenko, i membri della delegazione che accompagna Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo (il metropolita di Nazareth Kyriakos, il segretario generale del Patriarcato di Gerusalemme, arcivescovo di Konstantinia Aristarkh, il vicario patriarcale a Betlemme, arcivescovo di Giordania Feofilakt, e altri), il capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, vescovo Sergij di Solnechnogorsk, il presidente del Dipartimento per la gestione economica e finanziaria del Patriarcato di Mosca, vescovo Tikhon di Podolsk, il vescovo di Tikhvin e Lod Pole Mstislav e alcuni chierici della diocesi di San Pietroburgo.

Durante il servizio di preghiera il coro della chiesa (diretto dal diacono Nikolaj Botkin) ha eseguito i canti in slavo ecclesiastico e in greco.

Al termine del servizio Sua Santità il Patriarca Kirill ha tenuto un discorso.

«Vostra Beatitudine, Eminenze e Eccellenze, cari fratelli e sorelle!

Vorrei dare un caloroso benvenuto a tutti voi in questo luogo storico della capitale del Nord della Russia.

Ci troviamo nella chiesa dei Santi Padri dei Sette Concili Ecumenici. Questo tempio storico ha ospitato il Santo Sinodo e il governo dell’Impero russo. Dopo l’istituzione del Sinodo dei Vescovi (1721) questo tempio è stato utilizzato per la nomina dei vescovi. Si può dire che questo tempio sia stato la sorgente di tutto l’episcopato della Chiesa ortodossa russa per quasi duecento anni.

Dopo la rivoluzione, il Sinodo è stato abolito e l’edificio è stato espropriato. Per molto tempo ha ospitato l’Archivio di Stato. Prima della rivoluzione in questo edificio c’erano solo il Santo Sinodo e il Senato dell’Impero.

Alcuni anni fa, il presidente russo Vladimir Vladimirovič Putin ha avviato il restauro di tutto questo vasto complesso, in modo da ospitare varie istituzioni. C’è stato un accurato restauro del palazzo, sono stati scoperti dipinti, gli interni sono stati restaurati. Oggi, l’edificio nel centro della capitale del Nord della Russia ospita la Corte Costituzionale della Federazione Russa, il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa e la Biblioteca di Boris Eltsin, primo presidente della Federazione Russa.

Guardiamo a questo edificio con particolare emozione, perché qui sono state prese decisioni vitali per la Chiesa in tutto il periodo sinodale. E siamo particolarmente lieti che questo edificio oggi ospita il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa. Questo fatto ha determinato che la capitale del Nord della Russia sia anche la capitale del Sinodo.

Sono molto lieto che il vostro pellegrinaggio alla Palmira del Nord, San Pietroburgo, inizia da questo luogo santo. Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».

Nel ringraziare, Sua Beatitudine il Patriarca di Gerusalemme Teofilo ha detto in particolare: “Noi, i ministri del Santo Sepolcro, siamo arrivati da Gerusalemme. Il Santo Sepolcro è il luogo dove ha avuto origine la Vita dal Capo della vita e della morte. I nemici del Signore hanno fatto ripetuti tentativi per distruggere la memoria di questo luogo santo. Come sapete, a un certo punto, sono state messe statue, gli idoli degli antichi dei dell’Olimpo. Oggi il luogo dove un tempo sorgevano gli idoli, è fonte di vita, di grazia e di benedizione. Il vivificante Santo Sepolcro non è confinato entro le mura di Gerusalemme, ma si estende a tutto l’universo, dovunque sono stati seminati i semi della fede, dove sono stati eretti altari in nome di Dio. Allo stesso modo, il tempio dove ora ci troviamo in questo momento è il sepolcro vuoto del Signore, che molti hanno umiliato e cercato di distruggere».

Secondo Sua Beatitudine, dalle persecuzioni che la Chiesa ha subìto nella città santa di Gerusalemme, e che ha subìto anche la Chiesa russa, «dal sangue dei martiri versato per amore di Cristo sono nate chiese e edifici, come questo».

«Oggi noi siamo in questo luogo sacro, Santità, caro fratello nel Signore, Patriarca Kirill, e siamo resi partecipi della storia e del lavoro pastorale della Chiesa ortodossa russa!», ha detto, tra l’altro, il Patriarca Teofilo.

Poi, accompagnato da Sua Santità il Patriarca Kirill, il Primate della Chiesa di Gerusalemme ha visitato la sala del Sinodo e altre sale dello storico palazzo del Santo Sinodo e del Senato.