Il 12 Gennaio 2013 il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, Cardinale Kurt Koch,  ha visitato la parrocchia di obbedienza patriarcale della Chiesa Ortodossa Russa a Roma, dedicata a Santa Caterina megalomartire. Era la prima volta che il cardinale visitava la chiesa russa di Roma, dopo la sua nomina a capo del dicastero della Curia Romana, responsabile, tra l’altro, anche dei contatti con le Chiese ortodosse.

 

Il cardinale era accompagnato da una autorevole delegazione che comprendeva il vescovo Brian Farrell, segretario del Pontificio Consiglio, il vescovo di Anversa Johan Bonny, il Sottosegretario del Pontificio Consiglio Monsignor Andrea Palmieri, il collaboratore del Pontificio Consiglio, incaricato dei rapporti con le chiese slave, sacerdote MilanZust, il Sottosegretario della Congregazione per le Chiese Orientali, monsignor Maurizio Malvestiti, rappresentanti di alcune organizzazioni cattoliche di laici.

 

La delegazione è stata accolta dal rettore della chiesa, ieromonaco Antonij (Sevryuk). Il cardinal Koch ha espresso la sua soddisfazione di poter visitare il centro spirituale e amministrativo della Chiesa ortodossa russa in Italia.

 

Gli ospiti hanno visitato la chiesa superiore del complesso, dedicata alla martire Caterina d’Alessandria, dove il parroco ha raccontato la storia della comunità russo-ortodossa di Roma e  della costruzione del tempio e ha risposto a numerose domande. Poi la delegazione ha visitato la chiesa inferiore, dedicata ai Santi isoapostoli Costantino ed Elena.

 

Secondo quanto riporta il sito della Chiesa di Santa Caterina, mentre agli ospiti veniva offerto un tè nella biblioteca parrocchiale, padre Antonij ha illustrato la situazione attuale della Chiesa ortodossa russa in Italia. Il parroco ha ringraziato il cardinal Koch per le borse di studio messe a disposizione dalla Chiesa cattolica in favore degli studenti del Patriarcato di Mosca che completano la loro formazione teologica in diverse università e istituti romani. Al termine di una lunga conversazione, lo ieromonaco Antonij ha consegnato al cardinale un regalo in memoria della visita.