Festa di San Nicola a Mosca
Il 19 dicembre 2012, giorno della festa di San Nicola arcivescovo di Myra in Licia, il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, ha celebrato la Divina Liturgia nella chiesa di San Nicola ai Tre Colli. Con lui hanno concelebrato l’arciprete Vsevolod Chaplin, parroco della chiesa e presidente del Dipartimento sinodale per la Chiesa e la società, il vice presidente del medesimo Dipartimento, arciprete Georgij Roshchin, il clero della parrocchia.
Al termine del servizio, l’arciprete Vsevolod Chaplin ha rivolto al presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne parole di benvenuto: ” Eminenza, sono molto felice di darLe ancora una volta il benvenuto nella chiesa di San Nicola ai Tre Colli chiesa in cui servono molti suoi amici e conoscenti. Oggi è la festa della parrocchia, poiché si celebra la memoria di San Nicola, arcivescovo di Myra, santo che ha mostrato i molti doni ricevuti da Dio come vescovo della Chiesa di Cristo, per la sua vita di fede e la sua mitezza. La vita di questo santo, che è molto venerato in Russia, le sue sofferenze e le sue gesta con coloro che non volevano l’unità della Chiesa, e i modi gentili dell’arcivescovo di venire in aiuto delle persone, sia nella sua vita che dopo la sua morte, ci ricordano quanto sia importante, responsabile e difficile la missione del vescovo nella Chiesa.
Il vescovo è un uomo che porta il peso della responsabilità e l’onere di prendersi cura dei peccati commessi da molte persone, che deve aiutare a superare attraverso il ministero pastorale. Il carico potrebbe forse essere insopportabile per un uomo solo, se non ci fosse il sostegno di tutta la comunità ecclesiale. L’unità del vescovo e del popolo di Dio, l’unità degli arcipastori e del clero, l’assistenza reciproca e il mutuo sostegno sono sempre stati manifesti nella vita della Chiesa e costituiscono uno dei capisaldi della vita ecclesiale, la forza della Chiesa.
Questo ci dà la certezza che, nonostante tutte le difficoltà della vita, nonostante alcuni dicano che l’opera della Chiesa è destinata a fallimento, perché ci sono strati sociali più potenti, di fronte ai quali la Chiesa deve ritirarsi, l’opera di Cristo continuerà sempre nel mondo, il ministero della Chiesa non finirà. Il pegno di questo è l’unità della Chiesa, l’unità del vescovo con il suo clero e il popolo dei credenti”.
Come dono al presidente del Dipartimento per le relazioni esterne è stata presentata l’icona della Madre di Dio “Tenerezza”.
Il metropolita Hilarion ha dato a tutti la benedizione di Sua Santità il Patriarca Kirill.
Nel suo discorso di risposta,il metropolita Hilarion ha detto: “Oggi si celebra la memoria di quello che probabilmente è il santo più venerato della Russia – San Nicola il Taumaturgo, Arcivescovo di Myra, in Licia. Che cosa unisce la Santa Rus’ e Myra in Licia, dove nel lontano IV secolo è vissuto il vescovo San Nicola? Se si guarda alla vita del santo, alle circostanze storiche della sua vita, tutto questo non darà una risposta alla domanda: perché San Nicola il Taumaturgo è così venerato dal popolo russo, perché lui e non un altro santo, perché a lui sono dedicate molte chiese nella Santa Rus’?
Penso che la risposta a questa domanda non la troviamo nella storia della vita del santo, ma nell’esperienza spirituale che unisce Lui e le migliaia e i milioni di cristiani ortodossi. Noi tutti sappiamo, cari fratelli e sorelle, che San Nicola è particolarmente pronto ad ascoltare. Egli ci viene in aiuto nelle circostanze più difficili della vita: quando siamo in difficoltà, nel dolore, nel bisogno, quando siamo in circostanze gravi o subiamo un naufragio nel senso letterale o figurato: all’improvviso San Nicola per la nostra preghiera, e talvolta anche senza di essa, si rivela accanto a noi e ci viene in aiuto.
Non si sa perché il Signore ha concesso a questo santo la grazia speciale e la capacità di essere vicino a noi, quando abbiamo più bisogno, ma sappiamo che nessuna preghiera a San Nicola rimane inascoltata, e nessuna richiesta rimane non esaudita. Perciò nel giorno in cui si celebra la memoria di San Nicola, ci rivolgiamo a lui nella preghiera con particolare zelo, chiedendogli tutto ciò di cui abbiamo bisogno – non solo riguardo ai bisogni della nostra vita spirituale, ma anche ai bisogni materiali e a tutta la nostra condizione umana.
Sappiamo che a San Nicola possiamo rivolgerci senza vergogna anche nelle nostre normali esigenze quotidiane. Egli accetta la nostra preghiera senza alcun disprezzo, ma ascolta fino in fondo, e penetra nelle nostre necessità, come – lo sappiamo dalla sua vita – entrava nelle circostanze delle persone intorno a lui e le aiutava, anche quando la gente aveva perso ogni speranza.
A volte nella vita ci sembra che nessun aiuto possa giungerci, – così tanti sono i problemi e le difficoltà, che nulla sembra possa risolverli. Poi ci rivolgiamo al Signore, alla Madre di Dio e ai santi, che vengono in nostro aiuto in questi momenti. E uno dei santi a cui più spesso ci rivolgiamo è san Nicola il Taumaturgo.
San Nicola è conosciuto come esempio di vita di fede e di umiltà, e non è un caso: guardando la sua icona, leggendo la sua vita, ci rendiamo conto che così dovrebbe essere ogni vescovo e così dovrebbe essere ogni cristiano ortodosso, in particolare, quei cristiani che la Chiesa ha consacrato al servizio nella Chiesa”.
Il metropolita ha ricordato che la chiesa di San Nicola ai Tre Monti a Mosca, per decisione del Patriarca Kirill è a disposizione del Dipartimento sinodale per la collaborazione tra Chiesa e società, recentemente creato da Sua Santità il Patriarca e dal Santo Sinodo. Dalla sua costituzione, il Dipartimento è guidato dall’arciprete Vsevolod Chaplin. Il metropolita ha quindi sottolineato l’importanza del dialogo della Chiesa con la società civile. “Sotto la vostra guida lavorano persone che per conto della Chiesa sono a contatto con la società – ha detto, rivolto all’arciprete Vsevolod Chaplin. – E non c’è migliore esempio per loro di quello di San Nicola. Una persona che a nome della Chiesa si rivolge alla società, deve seguire la vita di fede e l’umiltà, deve essere capace di ascoltare e con le parole convincere la gente. Bisogna che le persone credano in quell’uomo, e guardando lui, la sua vita, il suo lavoro, decidano di seguirlo.
E’ necessario essere umili e al tempo stesso, quando occorre, bisogna difendere la Chiesa, non avere paura di questo; così è stato con San Nicola, che ha resistito all’eresia ariana. E dobbiamo avere la volontà di affrontare le forze che attaccano la Chiesa, le calunnie contro di essa e i tentativi di distorcere l’immagine della Chiesa, dobbiamo essere pronti, mantenendo l’umiltà e la pace interiore, a resistere a tutti i nemici e detrattori.
Questo è un compito difficile e molto importante, perché una persona può facilmente perdere lo stato d’animo tranquillo e l’auto-controllo quando si entra in polemica con i nemici della Chiesa. Ma questa è una responsabilità speciale che la Chiesa ci ha affidato: dobbiamo mantenere i rapporti con il mondo esterno, dare risposte alle forze esterne sul modo in cui vive e crede la nostra Chiesa, e rappresentarla nell’arena pubblica.
Vorrei augurare a Lei, caro padre Vsevolod, l’aiuto di Dio nel vostro servizio importante e qualificato, che è sempre visibile a tutti e richiede speciali forze interiori, una speciale disciplina interiore. A tutti i suoi collaboratori auguro l’aiuto di Dio e il senso di responsabilità di fronte al Patriarca e, tramite il Patriarca, al Santo Sinodo a alla Santa Chiesa. Noi abbiamo dato la nostra vita per servire all’altare della Chiesa di Dio, e quindi in nessun modo dobbiamo fermarci. Per noi non c’è che una sola via, la via della fedeltà a Cristo, la via dell’amore per la Chiesa.
Vorrei augurare che il Signore ci dia la forza, la saggezza e la grazia di seguirlo, di seguire l’esempio dei grandi santi, come San Nicola il Taumaturgo, ci dia la sua fede e il suo stile di mitezza. Amen”.
Poi il metropolita Hilarion, a nome di Sua Santità il Patriarca, ha consegnato a diversi presenti alcuni riconoscimenti e onorificenze ecclesiali.