Riunione del consiglio di amministrazione della Scuola di dottorato della Chiesa Russa
Il 5 dicembre 2012 il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha presieduto, presso la residenza patriarcale nel monastero di San Daniele di Mosca, la riunione del consiglio di amministrazione della Scuola di dottorato e alti studi teologici della Chiesa Russa, dedicata ai santi Cirillo e Metodio.
Fanno parte del consiglio i seguenti vescovi e i sacerdoti della Chiesa Ortodossa Russa: il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca e rettore della Scuola di dottorato; l’arcivescovo Evgenij di Verej, presidente del comitato per l’istruzione della Chiesa Ortodossa Russa e rettore dell’Accademia teologica e seminario di Mosca; il vescovo Amvrosij di Gatchina, rettore dell’Accademia teologica e seminario di San Pietroburgo; l’arciprete Vladimir Vorobiev, rettore dell’università ortodossa di studi umanistici san Tikhon.
Alla riunione hanno partecipato rappresentanti del governo, della società civile e della comunità imprenditoriale. Tra questi, il presidente della Corte dei conti della Federazione Russa e presidente della Società Imperiale Ortodossa di Palestina S. Stepashin; il ministro della giustizia della Federazione Russa A.V. Konovalov; il vice presidente dell’Amministrazione Presidenziale della Federazione Russa A.D. Beglov; il direttore generale della società statale “Russian Technologies” S.V. Chemezov; il co-fondatore della Fondazione San Gregorio il Teologo, V.S. Yakunin; il presidente della Fondazione “Lukoil” N.Y. Alekperov; i benefattori A.N. Ananiev e S.A. Plastinin; il rettore del Conservatorio Statale di Mosca A.S. Sokolov e altri.
Sua Santità ha rivolto un saluto ai partecipanti, sottolineando l’importanza della Scuola di dottorato e alti studi teologici nel settore dell’istruzione teologica superiore della Chiesa Ortodossa Russa.
Facendo riferimento alla persecuzione della Chiesa e della fede nel XX secolo, Sua Santità ha sottolineato le molte perdite subite dalla Chiesa. “Per un osservatore esterno, queste perdite sono associate alla perdita dei segni visibili della vita della Chiesa, come le chiese e i monasteri. Ma forse il colpo più forte è stato quello inflitto al sistema educativo della Chiesa Ortodossa Russa. Se ci riferiamo alle scuole parrocchiali che esistevano durante l’Impero russo, che fornivano l’istruzione di base del nostro popolo, agli istituti teologici, agli istituti religiosi scolastici, dobbiamo dire che quasi tutto è stato distrutto, e una prima, timida ripresa si è verificata solo dopo la seconda guerra mondiale”, ha detto il Primate della Chiesa Russa.
Sua Santità ha inoltre sottolineato l’importanza della continuità in materia di istruzione: “Se la continuità viene distrutta, il sistema crolla. Quando allo scrittore russo Lunacarskij chiesero quante scuole dovesse frequentare una persona per diventare colta, egli rispose: “Tre. A condizione che alla prima scuola si sia formato vostro nonno, alla seconda vostro padre, e alla terza voi”. E questo è assolutamente vero. Solo se c’è continuità, l’istruzione dà i suoi frutti”.
Secondo il Patriarca, negli anni ‘60-‘70 del secolo scorso nella Chiesa Russa ci sono state ordinazioni episcopali molto “giovani”: molti vescovi sono stati ordinati a soli 30 anni, a 33 anni alcuni sono diventati metropoliti. “Molti non capivano questo approccio innovativo della Chiesa Russa relativamente ai propri quadri, ma esso era dovuto al fatto che nella Chiesa mancava la generazione di mezzo dei teologi, essi semplicemente non esistevano. Gli anziani, che avevano fatto i loro studi nel periodo pre-rivoluzionario (ho avuto l’opportunità di conoscere queste persone meravigliose, da cui si poteva imparare molto), erano portatori del sapere delle accademie teologiche imperiali. Ma dopo la generazione anziana c’era il vuoto totale, che con grande difficoltà abbiamo cominciato a colmare negli anni ‘80, e che ancora oggi continuiamo a colmare”, ha detto Sua Santità.
Ancora relativamente al danno che si è verificato nel secolo scorso nella formazione religiosa e teologica, Sua Santità ha detto che esso riguarda principalmente la formazione teologica di personale altamente qualificato. Il poco di formazione strettamente necessaria per la celebrazione dei riti e la predicazione, cioè, per acquisire le competenze indispensabili all’esercizio del ministero sacerdotale, veniva fornite dai seminari e dalle accademie a partire dal dopoguerra; ma mancava totalmente la possibilità di formare specialisti e ricercatori. “Per via di questa situazione, abbiamo sentito chiaramente la nostra debolezza a livello internazionale. Ho avuto l’opportunità di partecipare a molti dialoghi teologici, bilaterali e multilaterali, e solo per miracolo di Dio abbiamo potuto in qualche modo contribuire, portare la nostra esperienza, perché il livello della nostra formazione teologica, nell’allora Unione Sovietica, non era paragonabile a quello europeo o americano”, ha detto Sua Santità.
“Ora siamo in un’epoca diversa: abbiamo ricostituito gli istituti di istruzione superiore, una riforma sostanziale delle scuole teologiche è stata fatta, oggi coinvolgiamo il personale delle più alte istituzioni educative laiche. Molti parametri nelle nostre scuole oggi sono equiparabili agli standard mondiali”, ha detto Sua Santità, sottolineando la necessità di un continuo miglioramento dell’istruzione teologica generale della Chiesa. Tuttavia, come ha osservato il Patriarca, per quanto riguarda la formazione degli specialisti al più alto livello, la Chiesa Russa è ancora molto vulnerabile. Per questo, al fine di colmare questa lacuna, è stata istituita la Scuola di dottorato e alti studi teologici.
Il Patriarca Kirill ha osservato che il programma della Scuola, oltre al dottorato, comprende anche un master e un gran numero di corsi speciali, tra cui alcuni di primissima importanza per la formazione dell’episcopato.
Negli ultimi anni, per via della riforma in corso nella Chiesa Russa, sono state istituite nuove diocesi (il loro numero è raddoppiato, passando da 79 a 158), e questo ha comportato la nomina di nuovi vescovi, che svolgono il loro servizio non nei grandi centri amministrativi, ma in periferia. I vescovi appena consacrati e i candidati all’episcopato ricevono una formazione specifica presso la Scuola di dottorato.
“Inoltre, la Chiesa sta vivendo una stagione di intensa attività legiferatrice: si tratta della redazione dei documenti di base che regolano tutti gli aspetti della vita della Chiesa, come ad esempio le relazioni tra Chiesa e Stato, Chiesa e società, lo sviluppo del servizio sociale, missionario, educativo, della pastorale giovanile, ecc. – ha detto Sua Santità. – Ciò richiede una base comune di documenti teologici fondamentali, perché nella Chiesa nulla può essere realizzato solo per motivi pratici, per ogni cosa c’è una motivazione teologica. Sulla base dei testi teologici fondamentali si creano i documenti specifici che riguardano tutti gli aspetti della vita della Chiesa”. Secondo il Patriarca, questa base di materiali di grande importanza dovrebbe essere inclusa nel processo educativo e, soprattutto, nel processo di preparazione o di specializzazione dei vescovi.
“La formazione dei teologi di più alto livello, specialisti e ricercatori ecclesiastici, la costituzione di moderne istituzioni scientifiche di insegnamento e ricerca nei più diversi ambiti della teologia, sono oggi attività di competenza, prima di tutto, della Scuola di dottorato e alti studi teologici”, ha detto Sua Santità.
Concludendo il suo discorso, il patriarca Kirill ha preso atto con apprezzamento dell’assistenza e del sostegno attivo dei benefattori nello sviluppo dell’insegnamento della religione e delle scienze ecclesiastiche in Russia.
Nel corso della riunione, ai partecipanti è stato mostrato un videofilm, commentato dal rettore della scuola di dottorato, il metropolita Hilarion di Volokolamsk. Egli ha illustrato la struttura e le attività della Scuola, ha parlato del processo di apprendimento, che è ora conforme agli standard di istruzione in Russia, dello sviluppo di contatti con le istituzioni di istruzione superiore locali e straniere, delle attività del consiglio per la difesa delle tesi di laurea. E’ stato ancora sottolineato che l’obiettivo della Scuola è quello di preparare una nuova generazione di specialisti che abbiano tutte le competenze necessarie per la ricerca autonoma e l’applicazione pratica dei risultati conseguiti.
Nel corso della riunione sono state discusse le prospettive future della Scuola di dottorato ed è stato sollevato il problema del restauro degli edifici del monastero Patriarcale di Chernigov, dati in uso alla Scuola.