Il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion d Volokolamsk, il 29 novembre 2012 ha incontrato l’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica Araba Siriana in Russia, dott. Riad Haddad, e i rappresentanti dell’Associazione a sostegno delle famiglie delle vittime “Luglio”, Galey Mrakkadi e George Ash-Chaoui. Da parte del Dipartimento per le relazioni esterne alla riunione hanno partecipato l’arciprete Sergei Zvonarev, responsabile del segretariato per l’estero e il diacono Dimitrij Safonov, collaboratore dello stesso segretariato.

L’ambasciatore siriano ha informato i partecipanti alla riunione sugli ultimi sviluppi nel Paese, poi G. Mrakkadi ha descritto la catastrofe dei cristiani in Siria, metà dei quali negli scontri sono rimasti senza casa, hanno bisogno di medicinali e cibo. Ha parlato dell’esodo di massa dei cristiani dalla Siria. Ad esempio, nella città di Homs ad oggi non c’è più un cristiano e ad Aleppo almeno il 70% dei cristiani hanno lasciato la città. La maggior parte di loro si trovano a Damasco e alla sua periferia. La situazione dei rifugiati sta peggiorando a causa del freddo e della cessazione degli aiuti umanitari. Gli ospiti della Siria hanno riferito alcuni dettagli sulla morte dei cristiani, molti dei quali vengono uccisi in modo barbaro. Ma, nonostante questo, molti cristiani vogliono restare nella terra dei loro antenati anche di fronte al pericolo.

Da parte sua, il metropolita Hilarion ha dichiarato che la Russia è l’unico Paese che ha sempre sostenuto la soluzione pacifica del conflitto in territorio siriano. Il presidente del Dipartimento  ha illustrato agli ospiti gli sforzi della Chiesa Ortodossa Russa per sostenere la sofferenza dei fratelli e sorelle in Medio Oriente e in Nord Africa. “Ci sono state diverse dichiarazioni del Santo Sinodo per i casi crescenti di persecuzione dei cristiani. Alla fine di ottobre di quest’anno, io sono intervenuto ad una riunione del III Comitato delle Nazioni Unite sulla discriminazione dei cristiani nel mondo”,  ha detto.

Il presidente del Dipartimento  ha espresso la preoccupazione che ai cristiani della Siria possa spettare la stessa sorte dei loro correligionari in Iraq, il cui numero si è ridotto di più di dieci volte. A questo proposito, il metropolita Hilarion ha sottolineato la necessità di uno sforzo comune per proteggere il diritto dei cristiani mediorientali di vivere nella propria terra natale.

Come osservato dal metropolita Hilarion, la protezione dei fratelli e sorelle perseguitati in Medio Oriente e Nord Africa è considerato uno dei principali problemi, la cui soluzione non può più essere rimandata, e la Chiesa Ortodossa Russa è pronta a fornire gli aiuti umanitari alla Siria.