Il 14 settembre 2012  il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill è arrivato in visita in Giappone in occasione del centenario della morte di San Nicola, arcivescovo del Giappone.

La delegazione ufficiale della Chiesa ortodossa russa che accompagna Sua Santità è composta dai metropoliti Varsonofij di Saransk e Mordovia, cancelliere del Patriarcato e Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne, dall’arcivescovo Varfolomej di Rivne e Ostrog, dal vescovo Sergij di Solnechnogorsk, direttore della Segreteria amministrativa del Patriarcato, dall’arciprete Nikolaj Balashov, vice presidente del Dipartimento per le relazioni esterne, da Vladimir Legoida, presidente del Dipartimento sinodale per l’informazione, dall’arcidiacono Vladimir Nazarkin, assistente del presidente del Dipartimento per le relazioni esterne e da Michail Kuksov, responsabile della segreteria personale del Patriarca.

All’aeroporto di Hakodate, la delegazione della Chiesa ortodossa russa è stata accolta dal metropolita di Tokyo e di tutto il Giappone Daniel, l’arcivescovo Serafim di Sendai, il clero della Chiesa Ortodossa Autonoma giapponese, il rettore della Rappresentanza della Chiesa ortodossa russa a Tokyo, arciprete Nikolaj Katsyuban, l’ambasciatore della Federazione Russa in Giappone E. Afanasiev, il console generale russo a Sapporo V. Saplin.

Il Patriarca ha salutato calorosamente il sindaco di Hakodate Toshiki Kudo. Rivolgendosi al primo cittadino, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha ricordato le gesta di San Nicola, il quale è stato in grado di capire veramente e amare il popolo giapponese. Sua Santità ha sottolineato l’importanza del patrimonio di San Nicola per rafforzare le relazioni tra i popoli della Russia e del Giappone.

Il Patriarca ha poi ricordato i tragici eventi del 2011, quando il Giappone è stato colpito dalle catastrofi del terremoto e dello tsunami. Tra gli edifici che sono stati colpiti dal disastro c’era anche la chiesa ortodossa a Hakodate, di cui è stata danneggiata l’iconostasi. Il Primate della Chiesa Russa ha espresso la sua gioia per il fatto che nel corso dell’ultimo anno e mezzo sono state superate le conseguenze del terremoto e, in particolare, sono state restaurate le chiese danneggiate.

Da parte sua, Toshiki Kudo ha sottolineato il ruolo svolto dalla Chiesa nello sviluppo delle relazioni amichevoli tra le due nazioni.

Rispondendo in aeroporto alle domande dei rappresentanti dei media, Sua Santità il Patriarca Kirill ha nuovamente parlato dello zelo apostolico di San Nicola del Giappone. In cinquant’anni di ministero in Giappone il santo fondò una comunità ortodossa, che alla fine della sua vita terrena comprendeva più di 30.000 membri, ha ricordato il Primate della Chiesa russa. “Una delle ragioni del successo della missione di San Nicola è stata un’autentica identificazione con la cultura del popolo in cui predicava, – ha detto Sua Santità. – Egli ha amato questo popolo, e i giapponesi, vedendo la sua sincerità, hanno amato lui. Ed oggi noi ci rallegriamo che la Chiesa Ortodossa Giapponese, che ha ottenuto la sua autonomia dalla Chiesa ortodossa russa, continua il suo ministero”.

Dall’aeroporto, il Primate della Chiesa ortodossa russa è andato nella chiesa della Resurrezione ad Hakodate, la più antica chiesa ortodossa in Giappone.