Il Presidente del Consiglio Monti dal Patriarca Kirill
Il 22 luglio si è svolto a Mosca, nella residenza del Patriarca e del Sacro Sinodo presso il monstero di san Daniele, l’incontro del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill col Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana Mario Monti, che si trova a Mosca per la sua prima visita ufficiale nella Federazione Russa.
Da parte della Chiesa Ortodossa Russa all’incontro hanno preso parte il metropolita Hilarion, Presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato, lo hieromonaco Ioann Guaita, il diacono Aleksij Dikarev e il Sig. Miguel Palacio, collaboratori del medesimo Dipartimento.
Da parte del governo italiano hanno partecipato: l’ambasciatore della Repubblica Italiana presso la Federazione Russa Antonio Zanardi Landi, il Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio Pasquale Terracciano, l’addetto stampa internazionale del Presidente del Consiglio Amelia Torres, il vice Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio Francesco di Nitto e l’assistente del Presidente del Consiglio Stefano Grassi.
Il Patriarca Kirill ha dato il benvenuto al Presidente Monti e alla delegazione italiana. Ha sottolineato che i rapporti italo-russi si sono sempre distinti per l’alto grado di fiducia e comprensione reciproca. “La base e la ragione di questi rapporti è la nostra comune appartenenza al sistema dei valori cristiani che hanno costituito il fondamento del sistema giuridico e della cultura dei nostri paesi. Penso che queste fonti della nostra cultura, filosofia e pensiero sociale hanno in massima parte formato l’immagine dei russi e degli italiani”.
Il Patriarca ha detto che i rapporti tra la Chiesa Ortodossa Russa e la Chiesa Cattolica in Italia si sviluppano positivamente, spesso avvengono scambi di delegazioni tra le due Chiese. Nell’ultimo tempo è aumentato il numero dei pellegrini russi che visitano l’Italia. “Visitando i santuari e i luoghi santi dell’Italia, i russi ortodossi vengono a conoscere la spiritualità del popolo italiano, la sua cultura religiosa, e avvertono un’affinità spirituale. Penso che, dopo la Terra Santa, l’Italia sia la meta più visitata dai pellegrini russi”, ha aggiunto il Primate della Chiesa Russa.
Secondo quanto affermato dal Patriarca Kirill, la Chiesa Russa segue con attenzione gli avvenimenti in corso in Europa. Rivolgendosi al capo del governo italiano, Sua Santità ha detto: “Assistiamo con una certa preoccupazione alla situazione economica venutasi a creare nel vostro paese e speriamo che Lei, come economista di rinomata esperienza, guidando il governo, farà tutto il possibile per migliorare lo stato dell’economia italiana e alleggerire la situazione del suo popolo”.
I credenti, ha affermato il Patriarca, hanno la propria visione dell’attuale crisi economica.”Siamo convinti, che accanto alle cause prettamente tecniche della crisi, ci sono anche cause morali fondamentali, e questa dimensione morale e spirituale della crisi odierna è quella che ci preoccupa maggiormente”. Sua Santità ha detto che negli ultimi due anni la Chiesa Russa ha organizzato a Mosca, assieme alla Fondazione del Card. Paul Poupard, dei colloqui dedicati al tema “Etica e business”: “Io ho avuto l’opportunità di incontrarmi con i partecipanti a questi colloqui, venuti a Mosca, tra cui rappresentanti del mondo della finanza, delle banche e degli affari italiani. Con soddisfazione voglio far rilevare la prossimità e anche la comunanza di posizioni sulle questioni più importanti, tra le altre, quelle legate alla dimensione morale della crisi economica attuale”, ha detto il Primate della Chiesa Russa.
Durante l’incontro, il Patriarca Kirill ha osservato che oggi in Italia, temporaneamente o permanentemente, risiede un gran numero di immigrati provenienti da paesi che fanno parte del territorio canonico del Patriarcato di Mosca – russi, ucraini, bielorussi, moldavi – e la Chiesa russa è impegnata nella cura spirituale e nell’organizzazione della loro vita ecclesiale. “Oggi in Italia ci sono 55 parrocchie del Patriarcato di Mosca. La nostra struttura amministrativa della chiesa è stata riconosciuta e ha ottenuto la registrazione da parte dello Stato italiano “, ha detto il Patriarca Kirill, esprimendo la speranza che la struttura amministrativa della Chiesa ortodossa russa in Italia troverà il posto che le spetta tra le altre organizzazioni religiose che interagiscono con lo Stato italiano. “Migliaia e migliaia di persone, fedeli delle nostre parrocchie in Italia, necessitano della nostra cura pastorale”, ha detto Sua Santità.
Il Patriarca Kirill ha detto che negli ultimi anni c’è stato un significativo miglioramento nei rapporti con la Chiesa cattolica romana: “Su molte questioni le nostre posizioni coincidono, principalmente sulle questioni pastorali, che riguardano la vita dell’uomo moderno”. Secondo il Primate della Chiesa russa, questa è la direzione più importante del dialogo bilaterale, dal momento che gli argomenti trattati sono rilevanti per la vita della gente: “Ciò non significa che i tradizionali problemi teologici che abbiamo ereditato dal passato abbiano perso la loro attualità, ma vuol dire piuttosto che la nostra attenzione è ora concentrata sui temi d’attualità che interessano l’esistenza del cristiano moderno, sia ortodosso che cattolico”.
“Uno dei temi che affrontiamo insieme è quello della crisi spirituale causata dall’erosione dei valori morali tradizionali”, ha continuato Sua Santità. La Chiesa Ortodossa Russa e la Chiesa Cattolica difendono insieme le posizioni cristiane nello spazio pubblico. Il Patriarca Kirill ha ricordato uno degli esempi più luminosi di tale collaborazione, ovvero il processo di “Lautsi contro l’Italia” sulla presenza del crocifisso nelle scuole italiane. La Chiesa Ortodossa Russa e il governo russo hanno partecipato attivamente al processo di revisione della decisione iniziale della Corte europea dei diritti dell’uomo contro la presenza dei crocifissi nelle scuole. “Siamo molto lieti che la Grande Chambre della Corte europea di Strasburgo abbia ribaltato la sentenza di primo grado, che offendeva i sentimenti religiosi di un vasto numero di persone”, ha detto il Patriarca Kirill.
Il capo della Chiesa russa ha aggiunto che il Patriarcato di Mosca ha sostenuto con entusiasmo l’iniziativa dell’Ambasciatore della Repubblica Italiana in Russia Antonio Zanardi Landi di pubblicare in russo il libro del noto giursita italiano Carlo Cardia “L’identità religiosa e culturale europea. La questione del crocifisso “. “Pur nel pieno rispetto della libertà di coscienza delle persone e delle diverse posizioni ideologiche, riteniamo che sia necessario proteggere i valori cristiani quando essi vengono lesi”, ha detto Sua Santità.
Secondo il Patriarca Kirill, la Chiesa ortodossa russa è interessata a proseguire il dialogo con la Chiesa cattolica romana, con lo stato italiano e con i rappresentanti del mondo dell’economia, della scienza e della cultura, allo scopo di lavorare insieme per difendere i principi morali, senza i quali la civiltà umana è fragile e vulnerabile.
Sua Santità ha augurato a Mario Monti l’aiuto di Dio nel suo lavoro di primo ministro e un proficuo soggiorno in Russia.
A sua volta, il Presidente del Consiglio dei ministri italiano ha ringraziato il Patriarca per l’incontro. “Questo nostro incontro avviene durante la mia prima visita ufficiale in Russia come primo ministro. Qui mi incontrerò con il Presidente e il Primo Ministro della Russia. Attribuisco grande importanza all’incontro con Lei, sapendo quanto è importante la Sua figura nella Chiesa ortodossa russa, e la posizione della Chiesa nel Paese”, ha detto Mario Monti. Il Primo Ministro italiano ha inoltre espresso la propria convinzione che per lo sviluppo delle relazioni bilaterali sono molto importanti i contatti tra i leader spirituali di entrambi i paesi.
Poi il Patriarca e il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano hanno avuto un fruttuoso scambio di opinioni sulle cause della crisi economica europea e sulla ricerca di vie di uscita dalla difficile situazione in cui si trova attualmente l’Unione europea.
A conclusione dell’incontro le parti si sono scambiate i doni.