Il 22 aprile, domenica di San Tommaso (Ottava di Pasqua), al termine della Divina Liturgia celebrata nella Cattedrale di Cristo Salvatore di Mosca , sul sagrato del portico nord della cattedrale è stato tenuto un Moleben (preghiera di impetrazione di grazie) in difesa della fede, dei luoghi santi profanati, della Chiesa e del suo buon nome.

Prima dell’inizio della preghiera, sono stati portati fuori dalla chiesa in processione la teca contenente un frammento della Veste del Signore, il chiodo della Santa Croce, e gli oggetti sacri che reano stati recentemente profanati: la croce dalla Cattedrale della Protezione della Madre di Dio della città di Nevinnomyssk nella regione di Stavropol, le icone della chiesa di San Procopio di Velikij Ustyug nella regione di Vologda, e l’icona della Madre di Dio di Kazan della Chiesa di San Giorgio a Velikij Ustyug, trafitta da proiettili nei primi anni Venti del XX secolo.

È stata effettuata una processione intorno alla cattedrale di Cristo Salvatore, poi il Patriarca Kirill ha rivolto la propria parola ai numerosi fedeli riuniti in preghiera.

Al termine del discorso, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha presieduto l’officio del Moleben; col Patriarca ha concelebrato una schiera di vescovi e diverse centinaia di sacerdoti della città di Mosca, della regione di Mosca e di altre diocesi della Chiesa ortodossa russa.

Al servizio di preghiera hanno partecipato numerosissimi fedeli (secondo i dati della polizia, erano presenti oltre 65.000 persone) provenienti da Mosca e dintorni, e dalle diocesi di San Pietroburgo, Smolensk, Kaluga, Ivanovo-Voznesensk, Ryazan, Vladimir, Tula, Jaroslavl, Rostov, Ekaterinodar, Stavropol, Nizhnij Novgorod, Penza, Tver, Belgorod, Vologda e Pjatigorsk.


Al servizio erano presenti: il primo vice presidente della Duma di Stato della Federazione Russa Aleksandr Zhukov e altri funzionari governativi,  il presidente del Dipartimento sinodale per l’informazione V.R. Legoida, i superiori vicari dei monasteri di obbedienza patriarcale.

Alla fine della preghiera, Sua Santità ha tenuto un breve discorso: “Porgo a tutti voi i miei auguri per la Pasqua salvifica del Signore. Abbiamo celebrato questo servizio solenne, abbiamo rivolto la nostra preghiera a Dio, guardando le icone che portano i segni della profanazione, e dinanzi a grandi reliquie del mondo cristiano, il frammento della tunica del Salvatore, e uno dei chiodi con i quali il Signore è stato inchiodato alla croce.

Non benedirò mai la riparazione di queste icone. Lasciamo che i segni inferti su di esse ci ricordino costantemente la lotta invisibile che ogni cristiano deve sostenere in primo luogo con se stesso, con i propri peccati, testimoniando la pace e la giustizia di Dio nel mondo che ci circonda. Cristo è risorto! Veramente Cristo è risorto! Amen”.

Infine  Sua Santità ha invitato i fedeli “con una sola voce e un solo cuore” a proclamare il “Credo”.

Il Moleben  è stato trasmesso dal canale televisivo “TV Center” (con il commento del professor  A.  Svetozarsky dell’Accademia Teologica di Mosca), nonché su numerosi schermi installati sul sagrato della Cattedrale di Cristo Salvatore.

Durante la cerimonia ha cantato il coro sinodale di Mosca (diretto dal maestro Alexey Puzakov). Analoghe preghiere di impetrazione di grazie in difesa della fede e della Chiesa sono state tenute in contemporanea in tutte le cattedrali delle diocesi della Chiesa ortodossa russa nella Federazione Russa.