Il 14 dicembre 2011, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca, ha iniziato un pellegrinaggio al Monte Athos.

Durante il pellegrinaggio, il metropolita è accompagnato dall’arciprete Nikolaj Balashov, vice presidente del Dipartimento, dal protodiacono Aleksij Trunin, dal suo assistente hierodiacono Ioann (Kopeikin), dal direttore esecutivo della Fondazione San Gregorio il Teologo L. Sevastianov, e dai collaboratori del Dipartimento A. Churyakov e F. Shulga.

Il primo giorno del pellegrinaggio, il metropolita Hilarion si è recato al Monastero di Dochiariou, dove ha venerato l’icona miracolosa della Madre di Dio chiamata “Colei che è pronta ad ascoltare”, ed ha visitato la cella della Trasfigurazione “Mutafi”, dove ha parlato col monaco Josif, responsabile del centro pellegrinaggi di Nuovo Esfigmenou.

La sera del 14 dicembre la delegazione russa ha raggiunto il Monastero di Iviron, dove è stata accolta dall’abate e dai monaci. Dinanzi alla miracolosa icona della Madre di Dio di Iviron, il metropolita Hilarion ha letto l’Akathistos alla Theotókos in greco.

I pellegrini hanno avuto una lunga conversazione sulla vita spirituale con l’archimandrita Basilios Iveritisom, noto teologo e asceta, ex abate del monastero di Stavronikita e di Iviron, che ha guidato la rinascita della vita monastica sul Monte Athos nel 1960. Alla conversazione ha preso parte anche l’abate del monastero di Iviron, archimandrita Natanaele.

Il metropolita Hilarion ha dichiarato che ogni anno visita i monasteri del Monte Athos. L’azione della grazia qui si avverte in modo straordinario, grazie alle tradizioni spirituali della santa Montagna, alla speciale protezione della Madre di Dio, e alla vita degli asceti che vi abitano.

L’archimandrita Basilios ha condiviso la sua opinione sulla profondità del sentimento religioso, caratteristico della cultura russa e della tradizione spirituale russa, in particolare ha parlato dell’impatto delle opere di S. Isacco il Siro sugli scritti di Dostoevskij. Secondo lui, “le opere di Dostoevskij sono un commento pieno di S. Isacco”.

Nell’affrontare il tema del dialogo con i rappresentanti delle altre confessioni cristiane, Padre Basilios ha suggerito che il suo obiettivo per chi appartiene all’ortodossia non è la vittoria sull’avversario, ma la prova della libertà interiore, del suo amore per essa. A dimostrazione ha citato le parole del teologo Georgij Florovsky: “Il dialogo teologico è la prova della fede, non la dialettica delle idee”.

Il 15 dicembre, il metropolita Hilarion, assistito dall’archimandrita Natanaele, dall’archimandrita Basilios e dai chierici che lo accompagnano, ha celebrato la Divina Liturgia nella chiesa dell’Icona della Madre di Dio di Iviron.