Comunicato dei Primati e dei rappresentanti di sette chiese ortodosse, riuniti a Mosca
Per celebrare il 65° genetliaco del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill, il 21 novembre 2011 si sono riuniti presso la residenza del Patriarca al Cremlino di Mosca i rappresentanti di sette Chiese ortodosse locali: antiochena, russa, georgiana, rumena, bulgara, polacca, e delle terre ceche e della Slovacchia.
Alla riunione hanno partecipato:
il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill,
il Catholicos-Patriarca della Georgia Ilia II,
il Metropolita di Varsavia e di tutta la Polonia Sawa,
il Metropolita delle Terre ceche e di Slovacchia Christopher,
l’Arcivescovo di Filippopoli Niphon (della Chiesa ortodossa antiochena),
il Metropolita di Tyrgovish Niphon (della Chiesa Ortodossa Rumena)
e il metropolita di Vidin Dometian (della Chiesa Ortodossa Bulgara).
Alla vigilia della riunione, i Primati e i rappresentanti delle Chiese ortodosse locali hanno concelebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale Patriarcale di Cristo Salvatore di Mosca, in occasione del 65° anniversario della nascita del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill, rendendo grazie a Dio per la possibilità della comunione fraterna, ed esprimendo al Primate della Chiesa ortodossa russa i propri auguri di longevità e del sostegno di Dio nel suo ministero patriarcale.
I Primati e rappresentanti delle Chiese sorelle dell’Est europeo hanno testimoniato la comunanza di esperienza vissuta. Ognuna di queste Chiese, in misura maggiore o minore, ha sperimentato l’oppressione dei sistemi politici atei, ognuna deve ora affrontare le nuove sfide che sono venute a sostituire il dispotismo dell’ideologia anti-religiosa: la secolarizzazione, la propaganda del permissivismo e il culto del consumismo, la relativizzazione dei valori morali.
I partecipanti all’incontro hanno riconosciuto la necessità di rafforzare l’attività missionaria della Chiesa e hanno espresso il proprio sostegno all’allargamento del servizio sociale della Chiesa, in collaborazione costruttiva con tutte le forze sociali sane. Nella sua interazione con la società, la Chiesa ricorda la persecuzione vissuta e ha grande considerazione della nuova libertà.
I Primati e rappresentanti delle Chiese ortodosse locali, sopravvissute in difficili condizioni storiche, hanno espresso la propria solidarietà con le Chiese ortodosse della regione del Medio Oriente e del Nord Africa – di Costantinopoli, Alessandria, Antiochia, Gerusalemme e Cipro – e hanno testimoniato il loro sostegno a quei cristiani che subiscono discriminazioni e a volte autentiche persecuzioni per ragione della fede, come i serbi ortodossi del Kosovo.
I partecipanti all’incontro hanno riconosciuto l’importanza delle recenti riunioni regionali dei Primati e rappresentanti delle Chiese ortodosse, tenutesi a Cipro, in Giordania e a Costantinopoli, su iniziativa dei Capi delle rispettive Chiese. Tali riunioni hanno contribuito al rafforzamento della cooperazione inter-ortodossa sulla situazione dei cristiani in Medio Oriente, e ad attirare l’attenzione globale al problema della discriminazione dei cristiani nella regione.
I Primati e rappresentanti delle sette Chiese hanno accolto favorevolmente il fenomeno della ripresa della vita sinodale della Chiesa negli ultimi anni, e hanno espresso l’auspicio che il processo pre-conciliare possa portare, al momento opportuno, alla convocazione del Concilio pan-ortodosso, nel quale possano essere risolte importanti questioni ecclesiastiche. Questo Concilio deve essere preparato con cura, non solo dal punto di vista dei contenuti da trattare, ma anche dal lato procedurale. Esso dovrà prendere in considerazione le posizioni di ciascuna delle Chiese locali. Per questo il processo decisionale dovrebbe, come già prima, attenersi rigorosamente al principio del consenso, sia nel processo di preparazione che durante il Concilio stesso.
I partecipanti hanno sottolineato che il Concilio dovrebbe dare risposte competenti alle sfide della modernità. Le decisioni conciliari dovranno essere pienamente conformi alla tradizione dogmatica e canonica, e non apportare innovazioni che minaccino l’unità della santa Chiesa.
+ Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie
+ Ilja II, Catholicos-Patriarca di tutta la Georgia
+ Sawa, Metropolita di Varsavia e di tutta la Polonia
+ Christophor, Metropolitan delle Terre Ceche e di Slovacchia
+ Niphon, Arcivescovo di Filippopoli
+ Niphon, Metropolita di Tyrgovish
+ Dometian, Metropolita di Vidin
8 / 21 novembre 2011
Mosca, Cattedrale dell’Arcangelo Michele
e delle altre potenze celesti incorporee