Il 12 settembre 2011 si и tenuto a Roma un incontro al vertice organizzato dall’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) dal titolo “Prevenzione e risposta agli incidenti e crimini d’odio contro i cristiani”, uno dei primi convegni tematici  dell’OSCE dedicato alla cristianofobia. L’evento и stato organizzato su iniziativa della Lituania, presidente di turno dell’OSCE, col sostegno della Santa Sede. Al forum hanno partecipato i rappresentanti degli Stati partecipanti all’OSCE, organizzazioni internazionali, esperti, giornalisti e accademici.

Alla sessione di apertura del convegno и intervenuto il metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, che ha riportato esempi specifici di violazioni dei diritti dei cristiani nella regione dell’OSCE.  Secondo quanto ha affermato l’oratore, tali incidenti sono causati dalla crescita del secolarismo aggressivo nella societа europea. Egli ha anche formulato diverse proposte di cooperazione tra l’OSCE e le comunitа religiose, per la tutela dei diritti dei cristiani.

A nome del Governo italiano si и rivolto ai partecipanti il Viceministro della Difesa Giuseppe Cossiga, che ha sottolineato la gravitа dei problemi all’ordine del giorno della riunione. Alla fondatezza della tesi circa la necessitа della difesa dei diritti dei cristiani nel mondo moderno ha dedicato il suo intervento il viceministro degli Affari esteri della Lituania Evaldas Ignatavicius.  La propria  visione del problema della cristianofobia и stata espressa da Janez Lenachich, direttore dell’ ODIHR (l’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti dell’uomo dell’OSCE), da  Lamberto Zaner, Segretario Generale dell’OSCE, e dall’arcivescovo Dominique Mamberti, segretario della Santa Sede per i Rapporti con gli Stati.

A margine del convegno, si sono svolte anche alcune sessioni, dedicate alle possibili  reazioni contro la violazione dei diritti dei cristiani a livello internazionale e locale, alla tutela dei luoghi di culto e ad altre questioni rilevanti.