Il 26 luglio 2011 Sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, è giunto in Ucraina per una visita apostolica.

Martedì pomeriggio il Primate della Chiesa ortodossa russa si è incontrato con il Presidente dell’Ucraina Yanukovitch nella residenza estiva presidenziale in Crimea. In serata Sua Santità è arrivato a Kiev.

All’aeroporto il Patriarca e il suo seguito è stato accolto dal Metropolita Vladimir di Kiev e di tutta l’Ucraina, dai metropoliti Agafangel di Odessa e Izmail, Ioannikij di Luhansk e Altchevsk, Onofrij di Chernovtsy e della Bucovina e de altri gerarchi della Chiesa ortodossa ucraina, oltre al vice primo ministro Tighipko.

In una breve conversazione con i giornalisti, Sua Santità ha illustrato le caratteristiche e gli obiettivi della visita pastorale, sottolineando innanzitutto di essere felice di visitare l’Ucraina proprio in occasione della ricorrenza della memoria liturgica di s. Vladimir di Kiev (28 luglio) e dei festeggiamenti del battesimo della Rus’, e  particolarmente lieto di poter concelebrare col metropolita Vladimir di Kiev e col Patriarca Ilja della Georgia, che in questi giorni visita l’Ucraina.

“Ogni volta che vengo in Ucraina, in altri luoghi la gente mi chiede i motivi della visita – ha confidato il Patriarca Kirill. – Di solito do sempre la stessa risposta: dico che la ragione principale di ogni visita del Patriarca è pregare con la gente. A volte la gente non è soddisfatta da questa risposta, ma spero che alla fine tutti capiranno che questo è davvero il motivo principale. Dopo tutto, il Patriarca, come qualsiasi altro sacerdote, non può avere altro scopo che quello di proclamare la salvezza, riportare le persone a Dio, risvegliare la loro coscienza, far giungere al loro spirito le verità del Vangelo. E’ questa l’unica ragione di esistenza della Chiesa. La Chiesa si rivolge a tutti, occidentali e orientali, la Chiesa unisce tutti; anche qui in Ucraina”.

Il Patriarca si è soffermato sul suo previsto incontro col Patriarca-Catholicos della Georgia Ilja, Secondo quanto ha affermato, le due Chiese intrattengono un dialogo particolarmente proficuo: “Probabilmente con nessun’altra Chiesa locale Ortodossa abbiamo un così ampio scambio di delegazioni, la partecipazione congiunta alle varie feste, un dialogo bilaterale così attivo come con la Chiesa georgiana”, ha affermato.

“Esistono difficoltà nelle relazioni tra Russia e Georgia. Ma non esiste alcuna differenza rilevante tra le due Chiese ortodosse sorelle – ha detto Sua Santità. – E ci auguriamo vivamente che proprio le due Chiese ortodosse possano, come una sorta di locomotive spirituali, trascinare tutti nel superamento delle difficoltà che esistono nelle relazioni internazionali”.

Dall’aeroporto, il Patriarca e il suo seguito si sono recati al monastero della Dormizione delle Grotte di Kiev, dove sono stati accolti dal metropolita Pavel di Vyshgorod e Chernobyl, vicario patriarcale a capo del monastero, dalla comunità monastica e numerosi fedeli.

Dopo aver venerato le reliquie e le icone della chiesa dell’Esaltazione della santa Croce, il Patriarca si è rivolto ai fedeli sulla piazza delle “Grotte vicine”. Ha detto del particolare sentimento che prova visitando il monastero delle Grotte, nel quale è iniziata la vita monastica nella Rus’, e che ha determinato la vita spirituale e culturale dei popoli ucraino, russo e bielorusso. Si è detto sicuro che l’antico monastero continuerà a pregare e operare per l’unità della Chiesa e dei popoli della Rus’.

Poi Sua Santità si è incontrato col Patriarca-Catholicos della Georgia Ilja II nella sala sinodale della metropolia di Kiev.

Il Patriarca è accompagnato nella sua visita dai metropoliti Varsonofij di Saransk e della Mordovia, responsabile della gestione centrale del Patriarcato, Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne, dal vescovo Sergij di Solnechnogorsk, responsabile della segreteria amministrativa del Patriarcato, dall’arciprete Vsevolod Chaplin, presidente del Dipartimento sinodale per le relazioni tra la Chiesa e la società, da Vladimir Legoida, presidente del Dipartimento sinodale per l’informazione, dagli arcipreti Nikolaj Balashov e Igor Jakimtchuk, rispettivamente vicepresidente del Dipartimento per le relazioni esterne e segretario per i rapporti inter-ortodossi dello stesso Dipartimento.