Il 23 giugno si è chiusa a Mosca la sessione del Consiglio europeo dei leader religiosi, cui hanno partecipato i capi delle maggiori comunità religiose tradizionali presenti in Europa.

A conclusione della sessione è stato adottato un documento dedicato al tema dei diritti dell’uomo e dei valori etici tradizionali in Europa. La dichiarazione di Mosca, dal titolo “Progresso della dignità umana attraverso i diritti dell’uomo e i valori tradizionali” riflette le posizioni della maggioranza dei membri del Consiglio riguardo al ruolo dei valori etici tradizionali in difesa della dignità umana nel mondo contemporaneo. Il documento costituisce una reazione alla risoluzione del Consiglio dell’ONU per i diritti dell’uomo del 24 marzo 2011 “Il sostegno dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali grazie a una comprensione più profonda dei valori tradizionali dell’umanità”.

La dichiarazione di Mosca riporta una definizione dei valori tradizionali che “sono fissati nelle religioni e nelle diverse culture e sono sempre stati e restano la base morale dell’esistenza della comunità umana”. I leader religiosi hanno espresso la loro convinzione che la vera libertà sta nell’opzione della verità e della giustizia che garantisce la dignità della persona umana.

La ricerca di basi etiche comuni, condivise dalle religioni tradizionali d’Europa, non significa ignorare le differenze nei campi della teologia, della comprensione della natura dell’uomo e dei rapporti interpersonali. La dichiarazione parte dall’assunto che la dignità dell’uomo è alla base di tutte le tradizioni religiose e trova espressione nelle dottrine circa la comprensione della responsabilità individuale, le virtù e l’amore per il prossimo.

Nel documento del Consiglio europeo dei leader religiosi si dice che la dignità dell’uomo forma la base della libertà e presuppone la responsabilità che va al di là dei limiti della vita terrena. Nella dichiarazione di Mosca si riconosce il valore dei documenti internazionali sui diritti dell’uomo, ma si fa rilevare che i valori morali tradizionali sono più radicati nella società che il diritto positivo, e possono favorire la difesa della dignità dell’uomo.

Il consiglio dei leader religiosi d’Europa esorta tutti a superare la contraddizione tra diritti dell’uomo e valori tradizionali, escludendo i tentativi di utilizzare il linguaggio dei diritti dell’uomo per promuovere idee inconciliabili con la dignità umana e la morale tradizionale.