Plenaria dell’organo di Permanenza Interconciliare
Nella cattedrale di Cristo Salvatore si è svolta il 28 e 29 gennaio 2011 la plenaria dell’organo di Permanenza Interconciliare della Chiesa Ortodossa Russa, presieduta dal patriarca Kirill.
Nelle parole introduttive il Patriarca ha affermato che l’organo di Permanenza Interconciliare è un nuovo strumento direttivo della Chiesa, in cui “chierici e laici collaborano con i vescovi”, con un metodo di lavoro fedele agli insegnamenti della Chiesa. Come scriveva san Cipriano di Cartagine: “I sapienti, i dotti e la vita stessa esigono che i responsabili, riuniti con il clero in presenza del popolo…possano dare disposizioni su ogni cosa in comune accordo”.
Commentando alcuni risultati del primo anno di lavoro, Il Patriarca ha riferito che le tredici commissioni dell’organo ecclesiale hanno presentato al presidium vari documenti, tra cui bozze di disposizioni sinodali o conciliari e di testi di discussione. Otto proposte sono state accolte, inviate alle diocesi per un parere e pubblicate in internet per aprire un dibattito. Le risposte delle diocesi e dei lettori del sito sono state numerose e precise. “Questo – ha precisato il Patriarca – conferma il reale interesse di molti, sacerdoti e laici, allo sviluppo della vita ecclesiale e dimostra che l’Organo di Permanenza Interconciliare permette di coinvolgere nell’attività della Chiesa tutte le diocesi, anche le più lontane da Mosca”.
I progetti di documenti discussi nei due giorni di lavoro dell’Organo di Permanenza Interconciliare riguardano le attività sociali della Chiesa e la sua presenza nel mondo della politica, la memoria dei neomartiri e confessori russi dell’epoca sovietica, il sostentamento del clero, le ordinazioni di uomini non sposati ma non appartenenti all’ordine monastico (celibi), le norme di accoglienza degli scismatici che fanno ritorno alla Chiesa.
L’Organo di Permanenza Interconciliare è un organo di governo della Chiesa Ortodossa Russa, costituito dal Patriarca e 144 membri, chierici e laici (54 membri dell’episcopato, 58 tra sacerdoti, diaconi e monaci, 7 monache e 25 laici).