23.01.2012 22:20
XX edizione del Congresso di Natale
Il 23 gennaio è stata inaugurata a Mosca la XX edizione dell’annuale Congresso di Natale sul tema: “Educazione e moralità: le sfide della Chiesa, della società e dello Stato”.
La cerimonia di apertura e la prima sessione plenaria sono state presiedute da Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill, che ha tenuto un discorso di apertura.
Al forum hanno partecipato Sua Beatitudine Christophor, Metropolita delle Terre Ceche e di Slovacchia, il metropolita Juvenalij di Krutitsky e Kolomna, il metropolita Varsonofij di Saransk e della Mordovia, responsabile della Gestione centrale del Patriarcato di Mosca, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne, il metropolita Kliment di Kaluga e Borovsk, presidente del Consiglio Editoriale della Chiesa ortodossa russa, il metropolita Merkurij di Rostov e Novocherkassk, presidente del Dipartimento sinodale per l’educazione religiosa e la catechesi, diversi altri presuli, numerosissimi chierici e laici, rappresentanti delle autorità statali, del mondo della cultura.
Il saluto del Presidente della Russia D. Medvedev è stato letto dal metropolita Merkurij di Rostov e Novocherkassk. Il Presidente ha scritto tra l’altro: «Il tema del Congresso di Natale di quest’anno, “Educazione e moralità: le sfide della Chiesa, della società e dello Stato”, è di grande importanza per il presente e per il futuro della Russia. Gli obiettivi di sviluppo del nostro paese richiedono una costante attenzione alle problematiche legate all’istruzione, all’educazione delle giovani generazioni, al rispetto dei valori morali e degli ideali patriottici. Questa è la base per il consolidamento della pace civile e dell’armonia etnica, ed è estremamente importante per aumentare l’interazione tra governo, organizzazioni pubbliche e religiose».
Un notevole intervento è stato quello del metropolita Christophor delle Terre Ceche e della Slovacchia. Egli ha parlato dell’istruzione religiosa in questi due paesi. L’insegnamento della religione non è obbligatorio nelle scuole statali della Repubblica Ceca, mentre in Slovacchia gli studenti delle scuole dell’obbligo studiano le basi della Religione anche se possono scegliere al posto di questa disciplina l’insegnamento della morale.
Secondo Sua Beatitudine questo deriva dal fatto che nella Repubblica Ceca vi è una mancanza di interesse per l’argomento da parte dei genitori, mentre in Slovacchia la maggior parte della popolazione è cristiana, così l’insegnamento della Religione è inserito nelle scuole pubbliche. L’insegnamento della Religione è regolato da un’apposita legge.
Il metropolita Christopher ha anche detto che l’istruzione e l’aggiornamento professionale degli insegnanti di Religione sono assicurati dalla Chiesa ortodossa in stretta collaborazione con la Facoltà Teologica Ortodossa dell’Università degli Studi di Prešov. Tutte le spese relative alla formazione sono finanziate dallo Stato. I libri di testo sono pubblicati dal Ministero della Pubblica Istruzione della Repubblica Slovacca.
Alla cerimonia di inaugurazione Sua Santità ha conferito l’Ordine del Santo Principe Daniele di Mosca (I grado) a ND Nikandrov, e ha invitato il presidente dell’Accademia Russa per l’Istruzione a tenere la sua relazione su “Fondamenti di cultura ortodossa” nelle scuole superiori.
Alla fine delle prolusioni sono stati premiati i vincitori del concorso relativo all’educazione dei bambini e dei giovani, tenuto ogni anno dal Ministero dell’Istruzione e della Scienza della Federazione Russa in collaborazione con il Dipartimento per l’Educazione Religiosa e la catechesi della Chiesa ortodossa russa. I premi sono stati consegnati dal metropolita Merkurij, presidente del Dipartimento di Educazione Religiosa e catechesi della Chiesa ortodossa russa, insieme al presidente dell’Accademia Russa per l’Istruzione N. Nikandrov.
Nella seconda sessione plenaria, il metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca, ha tenuto una relazione su “Valori morali e futuro dell’umanità”.